Definizione e applicazione del concetto di Valori Favorevoli di Riferimento per specie e habitat delle Direttive UE Uccelli e Habitat (07.0202/2015/715107/SER/ENV.B.3)

Favourable Reference Values (2015 – 2017)

Partners
Alterra Wageningen UR
Institute for Marine Resources and Ecosystem Studies(IMARES) Wageningen UR
BirdLife International
Stichting BirdLife Europe
Comunità Ambiente
Deltares
Istituto di Ecologia Applicata
Sea Watch Foundation
Sovon – Dutch Centre for Field Ornithology
Susan Gubbay

Introduzione
Obiettivo della rete e delle direttive Natura 2000 è ripristinare o mantenere in uno stato di conservazione favorevole tutte le specie e habitat di interesse comunitario.
Per valutare lo stato di conservazione è necessario determinare i Valori Favorevoli di Riferimento (VFR) per il range di habitat e specie (RFR), per l’area degli habitat (AFR) e per la popolazione delle specie (PFR).
Fino ad ora, il VFR è stato un concetto da applicarsi a livello di una regione biogeografica all’interno di uno Stato membro. Tuttavia, per alcune specie e habitat, può essere più rilevante impostare valori di riferimento a scala di regione biogeografica o a scala UE. Ciò vale in particolare per le specie che hanno grandi distanze di dispersione e/o utilizzano grandi territori, come ad esempio, i grandi carnivori (lupo, lince, orso), gli uccelli migratori, i pesci migratori e le specie altamente mobili, come balene e delfini.

Descrizione del progetto
L’obiettivo principale del progetto è quello di rilevare e rimuovere le incongruenze nei Valori Favorevoli di Riferimento tra gli Stati membri, proponendo, sperimentando e applicando criteri e metodi unificati per l’impostazione dei VFR per tipi di habitat e gruppi di specie. Nell’armonizzare metodi e approcci per la costruzione dei VFR, il progetto parte dal presupposto che i VFR sono obiettivi di conservazione, non parametri della popolazione biologici, e sono intrinsecamente soggettivi. Ciò significa che i VFR devono essere impostati o determinati piuttosto che calcolati.

Gli obiettivi specifici del progetto sono:
• Sviluppare, testare e applicare metodologie e linee guida su come stabilire i Valori Favorevoli di Riferimento.
• Contribuire alla revisione dell’UE in materia di procedure di segnalazione, in particolare per quanto riguarda i VFR.
• Contribuire al nuovo processo biogeografico, in particolare sul tema dell’impostazione e armonizzazione dei VFR a livello locale, regionale, nazionale e/o biogeografico in tutta l’UE.
• Tradurre i VFR a livello biogeografico e di popolazione in azioni e misure a livello nazionale.

Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso:
• La ricognizione di metodi ed esperienze presentate in letteratura per l’impostazione dei Valori Favorevoli di Riferimento a livello biogeografico, di popolazione, di sito.
• Lo sviluppo di un quadro armonizzato per stratificare e impostare i Valori Favorevoli di Riferimento: criteri e parametri per decidere il livello e per giustificare metodi diversi all’interno dei livelli, definizione dei corrispondenti dati richiesti.
• La partecipazione al gruppo ad hoc sul VFR per discutere la proposta e le sue considerazioni per l’impostazione dei Valori Favorevoli di Riferimento.
• Lo sviluppo di un format per guidare il processo di impostazione dei VFR per le specie e gli habitat mediante la compilazione di tutti i dati e le considerazioni pertinenti.
• La verifica dei metodi per l’impostazione dei VFR a livello biogeografico e di popolazione: la proposta per l’impostazione dei VFR e il format verranno testati su un certo numero di specie e habitat terrestri e marini con ampio range.
• L’applicazione dei metodi testati e di altri metodi disponibili a livello nazionale su più specie, incluse specie per le quali è stato definito il VFR a livello nazionale.
• L’esplorazione delle conseguenze per la pianificazione e l’attuazione delle misure, dei collegamenti con la rete Natura 2000, delle opzioni per la derivazione e l’interpretazione degli obiettivi di conservazione a livello di sito, delle conseguenze per la segnalazione ed il monitoraggio, dei rapporti con la direttiva quadro sulla strategia marina e della direttiva quadro sulle acque, dei cambiamenti di distribuzione delle specie, etc.