GRAsslands Conservation Efforts through usage (LIFE19 GIE/IT/000977)

LIFE GRACE (01/09/2020 – 31/08/2024)

https://lifegrace.eu/it/

Partners
Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL)
Comunità Ambiente
Università di Roma “La Sapienza” – Dipartimento di Biologia
Fondazione Italiana di Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB)
Green Factor

Introduzione
Il progressivo spostamento del consumo di carne verso razze associate all’allevamento intensivo e la mancanza di operazioni che finanziano il mantenimento / ripristino di pascoli di interesse comunitario, hanno portato nelle aree interne e montuose del Lazio, così come dell’Europa in generale, all’abbandono delle pratiche di allevamento estensivo da cui dipende la sopravvivenza degli habitat prativi seminaturali e delle razze rustiche locali, minacciate di erosione genetica.

Descrizione del progetto
GRACE mira a promuovere la conservazione di tre habitat seminaturali considerati prioritari dalla direttiva europea Habitat(Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia), Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea,e Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane) in tre Zone di Protezione Speciale del Lazio (Compensorio tolfetano-cerite-manziate, Monti Reatini, e Monti Ausoni-Aurunci), attraverso il loro pascolo estensivo con 7 razze rustiche locali (vacca maremmana, cavalli Tiro Pesante Rapido, Tolfetano, Romano della Maremma Laziale, ed Esperia, capre Grigia Ciociara e Monticellana).
Il progetto intende costruire una forte partnership tra agricoltori, specialisti della biodiversità e consumatori per raggiungere l’obiettivo in modo economicamente sostenibile, a beneficio sia degli agricoltori che della conservazione della natura, garantendo agli allevatori un mercato per la vendita della propria carne in modo che possa continuare il pascolo estensivo impedendo la banalizzazione della vegetazione e l’invasione del bosco.

Gli obiettivi specifici del progetto sono:
• Incremento dell’80% della superficie dei tre habitat di prateria in buono stato di conservazione.
• Incremento del 5% della popolazione delle sette razze locali, rendendo il loro allevamento conveniente per gli agricoltori.
• 50.000 rivenditori (ristoranti, mense, agriturismi, etc.) che usano la carne proveniente da bestiame allevato attraverso sistemi di pascolo estensivo nelle aree Natura 2000.
• Aumento del 10% della quantità venduta di carne proveniente da aree Natura 2000.
• 200 allevatori (di cui 20 testimonial) e 100.000 consumatori raggiunti e sensibilizzati sul ruolo del pascolo nella conservazione dei pascoli semi-naturali.
• 150 agricoltori che ratificano gli accordi di GRACE sulla conservazione e il monitoraggio della biodiversità.
• 3.000 consumatori che cambiano comportamento nel consumo della carne.

Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso:
• L’analisi di buone pratiche in Europa in attività di conservazione e monitoraggio della biodiversità realizzate dagli agricoltori.
• L’analisi ambientale, socioeconomica e di mercato delle 3 aree target.
• La produzione di mappe tematiche che sovrappongano le misure di conservazione delle praterie di interesse Europeo e i pascoli usati o potenzialmente utilizzabili dalle razze rustiche.
• Il coinvolgimento degli allevatori nelle attività di monitoraggio degli habitat attraverso protocolli semplificati e una App per raccogliere i dati.
• Il coinvolgimento delle autorità competenti nella gestione dei siti Natura 2000 e nella redazione del piano di sviluppo rurale.
• Lo sviluppo e l’implementazione di 3 modelli di cooperazione sul marketing, sulla conservazione della biodiversità e sul monitoraggio della biodiversità, che coinvolgono allevatori, esperti di biodiversità, autorità competenti, produttori/rivenditori di carne.
• L’agevolazione degli agricoltori nell’acceso ai fondi del PSR, introducendo le misure di conservazione delle praterie di interesse EU nel PSR ed includendo una priorità di finanziamento per gli agricoltori coinvolti nel monitoraggio.
• L’introduzione del marchio “Natura in campo” per la carne prodotta da allevamenti estensivi all’interno dei siti Natura 2000.
• Lo sviluppo di percorsi natura/enogastronomici.
• La realizzazione di campagne di sensibilizzazione per il pubblico come consumatori e per gli agricoltori.