La Commissione europea ha proposto ai 27 Stati membri di sospendere per due anni l’uso di tre pesticidi della famiglia dei neonicotinoidi, sospettati di rappresentare un elevato rischio per la salute e la vita delle api.

La presa di posizione arriva a poche settimane dalla pubblicazione dello studio dell’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) sugli effetti di questi insetticidi per il trattamento delle sementi (mais, colza, girasole e cotone), le cui conclusioni scientifiche sono state definite “inquietanti” dalla stessa Commissione.

Secondo i dati dell’Agenzia ambientale europea (Eea), negli ultimi 20 anni è sparito il 60% delle farfalle, mentre un quarto degli insetti è entrato, solo in quest’ultimo secolo, nella lista rossa delle specie a rischio estinzione e la perdita di biodiversità e di fertilità rappresenta davvero una minaccia, “tant’è che oggi un alveare sta meglio in città che non in molte delle campagne”.

Alcuni Paesi hanno espresso la propria contrarietà, mentre in Italia (1.150.000 alveari, di cui il 10% allevati con metodo biologico) il Ministero della salute ha prorogato fino al 30 giugno 2013 la sospensione dell’autorizzazione d’uso dei concianti sistemici sul mais.

Ma gli apicoltori riuniti nell’Unaapi chiedono l’immediato ritiro dell’autorizzazione d’uso di tutti i preparati fitosanitari a base d’insetticidi sistemici sul mais e sulle altre colture a difesa di api, insetti e delle molteplici forme viventi nelle campagne.

Efsa (08/02/2013)