Sono inclusi fattori come cambiamenti climatici, prevenzione dei disastri e uso efficiente delle risorse nella nuova direttiva europea sulla valutazione d’impatto ambientale (Via) rivista e corretta, entrata in vigore il 15 maggio, che gli Stati membri sono tenuti ad applicare al massimo entro tre anni. Per i 28 Paesi dell’Ue si tratta di una normativa chiave che interessa circa 200 tipologie di progetti pubblici e privati, come ponti, porti, centrali nucleari, autostrade e discariche di rifiuti, fino agli allevamenti intensivi di pollame e suini.

Fra le novità rispetto alla legge originale di 25 anni fa, ora gli Stati possono semplificare le procedure di valutazione di impatto ambientale e la decisione se un’opera debba essere sottoposta o meno alle norme della direttiva deve essere presa entro 90 giorni, salvo casi eccezionali. Nel caso in cui le opere abbiano un impatto negativo importante a livello ambientale, saranno monitorate ed è obbligatorio adottare misure per evitarlo, prevenirlo o ridurlo.

(17/05/2014)