Norme specifiche sulla biodiversità, il clima, maggiore trasparenza nella procedura per facilitare la partecipazione pubblica, norme nuove sul conflitto di interessi e sanzioni nel caso di violazioni: sono alcune delle novità previste dalla revisione della direttiva sulla valutazione d’impatto ambientale (Via) a cui nei giorni scorsi il Parlamento europeo ha dato il via libera finale.

In attesa dell’approvazione formale del Consiglio Ue, la normativa, che interessa circa 200 tipologie di progetti pubblici e privati, come ponti, porti, centrali nucleari, autostrade e discariche di rifiuti, fino agli allevamenti intensivi di pollame e suini, è stata rivista e corretta prevedendo anche una forte limitazione della possibilità di ricorrere a deroghe, oltre a norme sui cambiamenti idromorfologici, la valutazione del rischio e contro lo spezzettamento di uno stesso progetto in più valutazioni.

Non è stata invece inclusa una Via obbligatoria per gli impianti di estrazione e esplorazione del gas di scisto (shale gas), a causa della forte opposizione degli Stati membri.

Parlamento europeo (17/03/2014)