Il WWF ha consegnato al Parlamento europeo 150mila firme per chiedere una riforma della pesca orientata alla sostenibilità che ponga fine a sprechi, illegalità e sovrasfruttamento.
Per la prima volta dalla creazione della politica comune della pesca nel 1983, sottolinea il WWF, i membri del Parlamento europeo hanno la possibilità di “correggere 30 anni di cattiva gestione da parte dei ministri della pesca”, grazie all’applicazione della procedura di co-decisione, che dà al Parlamento pari potere decisionale.
“Le solite pressioni feroci da parte del settore industriale della pesca hanno già indebolito la proposta della Commissione europea. Ora tocca ai parlamentari europei subire tale attacco”, afferma Marco Costantini, responsabile del programma mare del WWF Italia.
“Se 150mila persone chiedono una pesca più sostenibile – ha osservato Ulrike Rodust, relatore parlamentare per la politica comune della pesca che ha preso in consegna la petizione -, ciò significa che vogliono che i loro rappresentanti al Parlamento approvino e promuovano una riforma ambiziosa della pesca”. La commissione Pesca del Parlamento Ue sarà chiamata a votare il 28 novembre.
(13/11/2012)