Cala l’uso di concimi e fertilizzanti da parte degli agricoltori italiani mentre aumenta l’impiego di ammendanti e concimi naturali. È quanto emerge da un report dell’Istat, secondo cui nel decennio 2002-2012 i fertilizzanti distribuiti sono diminuiti in complesso del 5,8% (da 50,7 a 47,5 milioni di quintali), a fronte di una riduzione del 2% della superficie agricola utilizzata.
I concimi sono diminuiti del 25,6% (da 42,1 a 31,3 milioni di quintali), mentre gli ammendanti (fertilizzanti organici che migliorano le caratteristiche del suolo) sono aumentati del 50,6% rispetto al 2002 (da 8,3 a 12,2 milioni di quintali).
Anche i correttivi sono notevolmente aumentati, passando da 0,2 a 3,1 milioni di quintali. Complessivamente, la dinamica distributiva dei fertilizzanti è coerente con la politica agricola dell’Unione europea, tendente a sviluppare l’impiego di ammendanti e concimi organici in luogo dei prodotti minerali di sintesi, per migliorare la qualità produttiva, la salvaguardia della salute e il rispetto dell’ambiente.
Istat.it (09/01/2014)
